Reggia di Caserta

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Puoi dormire nel nostro Bed and Breakfast Battipaglia e la mattina seguente partire alla scoperta della dimora reale!

La Reggia di Caserta, nel 1997, è stata proclamata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. La dimora reale, con le sue 1200 stanze e una superficie complessiva del palazzo di ben 4700mq, è la residenza reale più grande ed estesa al mondo. L’idea della realizzazione dell’ imponente palazzo imperiale e del suo maestoso parco di concezione barocca, con giardini all’italiana e giardini all’inglese, risale al lontano 1750.

La Reggia di Caserta è costituita da un imponente edificio rettangolare, sezionato al suo interno in ben quattro cortili. Le innumerevoli statue, giardini, cascate, sculture e sconfinati prati rendo la Reggia l’ultimo e più rilevante esempio di parco barocco in Italia.

Il suo parco si estende da sud a nord per ben 3km di lunghezza, affacciandosi sulla facciata posteriore della Reggia, è costituito da due lunghi viali con al centro vasche, fontane e cascate. Per far muovere e per distribuire l’enorme richiesta d’acqua per il giardino, fu realizzato un complesso acquedotto (realizzato dal Vanvitelli) lungo ben 41km. L’intera area della dimora imperiale copre una superficie complessiva di ben 2.000.000 di metri cubi.

Nel 1750 Carlo III di Borbone, re delle Due Sicilie, acquistò il terreno ai piedi dei Monti Tifatini. Il costo complessivo della transazione fu di ben 489.343 ducati, ma la spesa venne ritenuta necessaria per la realizzazione di un progetto che da tempo Carlo di Borbone accarezzava: la “riorganizzazione militare ed amministrativa del regno”.

Il sovrano desiderava possedere una casa reale degna di competere con le dinastie imperiali del resto d’Europa e che potesse mettere in risalto la sua famiglia, che fosse in grado di trasmettere magnificenza, potere e grandezza assoluta. Il palazzo reale Borbone fu ultimato solo nel 1845, ma venne abitato già dall’anno 1780.

Tra i tanti progetti presentati alla corte del sovrano, il progetto di Luigi Vanvitelli fu ben accolto e voluto dal Re, che in esso rispecchiava le sue idee: edificare una reggia che competesse per splendore con quella di Versailles, ma che offriva al regno una nuova capitale, lontana dal mare e dalle offese che da questo potevano venire. Fu così che Vanvitelli assunse l’incarico della realizzazione della Reggia di Caserta.

L’unicità dell’opera vanvitelliana rivelerà la forte personalità dell’architetto e costituirà le basi del gusto neoclassico che si affermerà negli anni a venire. La Reggia di Caserta, venne utilizzata per diversi scopi: come residenza estiva, come ricovero per feste e battute di caccia. Il sovrano che maggiormente la frequentò fu Ferdinando II di Borbone, lo stesso Gioacchino Murat, cognato di Napoleone, durante l’epoca napoleonica, decise di usarla come sua residenza privata.

Peccato che Vanvitelli non riuscì a completare, causa la morte, l’intera realizzazione del suo progetto. Oggi, nel Museo dell’Opera allocato nella Reggia, possono essere ammirati i suoi disegni originali ed avere una veduta d’insieme e completa dell’opera come egli l’aveva immaginata; mentre la visita alla Reggia ed al Parco è paradigmatica per constatare, vivendone gli spazi, quanto grandiose siano state le intuizioni del genio vanvitelliano.

La Reggia di Caserta: “Una delle creazioni planimetriche più armoniche, più logiche, più perfette dell’architettura di tutti i tempi.”

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